Product Tag - Paolo Pecere

Paolo Pecere è ricercatore universitario di Storia della filosofia.
Tra i suoi libri: La filosofia della natura in Kant (Pagina, 2009); Dalla parte di Alice. La coscienza e l’immaginario (Mimesis, 2015).
Scrive di filosofia, letteratura e viaggi su riviste e blog, tra cui “Internazionale”,
“Il Tascabile – Treccani” e “minimaetmoralia”, e
ha collaborato con RAI-Filosofia. Suoi racconti sono comparsi
su “nazioneindiana” e “Nuovi argomenti”. La vita lontana è il suo primo romanzo.

  • La vita lontana

    0 di 5

    La vita lontana” ripercorre gli anni della crescita dei

    gemelli Marzio e Livio, dopo la nascita dei quali il

    padre, Elio, marito di Dora (la voce narrante) abbandona

    la famiglia per trasferirsi in India in un monastero

    jainista dove diventa figura autorevole per la comunità

    religiosa. Dora, giovane insegnante precaria, cresce

    i gemelli completamente da sola. Pur ispirata da

    ideali umanistici, la crescita dei figli si accompagna a

    una violenta conflittualità. Livio è vittima di vessazioni

    da parte dei coetanei e crescendo, interrompe gli

    studi, perseguendo una passione per il teatro e dando

    segni sempre più netti di malessere; Marzio accetta

    un lavoro all’estero, allontanandosi definitivamente.

    In Dora emerge la consapevolezza della miopia borghese

    che ha inquinato la sua vita. Quando viene informata

    da Rajesh della presenza di Livio vola in India

    per cercare di accudirlo. Dopo poco tempo chiama

    Marzio per chiedere il suo aiuto e questi la raggiunge.

    Ma le tensioni riemergono e la famiglia presto si disperde

    di nuovo.

    Il romanzo di Paolo Pecere è articolato in un breve

    prologo e quattro sezioni. La narrazione procede

    come una sinfonia, in cui diversi stili corrispondono a

    diversi movimenti narrativi.

    La progressiva dislocazione geografica degli eventi

    traccia un percorso di emigrazione inversa, di fuga

    dall’Italia in crisi e di ritorno a una società simile a quella

    delle origini, regolata da un altro tempo.

    La voce con cui Pecere racconta ha una grande padronanza

    linguistica, è ironica e immerge i lettori in

    un rifugio dell’anima. Come una ginnastica danzata,

    “La vita lontana” procede per spezzoni che restituiscono

    la disintegrazione della famiglia occidentale:

    senza mai giudicare ma stando dalla parte della speranza

    che, sul finale, si affaccia attraverso la rinascita

    di Dora.

    16,00