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Giovanni Battista Menzani (1968), architetto, è nato a Piacenza e vive sulle colline della val Trebbia. Ha scritto due saggi sull’architettura contemporanea (Basilea. La tradizione del Moderno, Testo&Immagine 2002; Madrid. La nuova capitale, Maggioli, 2008). Inoltre ha curato con Gabriele Dadati il Dizionario biografico fantastico dei piacentini illustri, Codex10, 2012.

  • Comportati da uomo

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    Nel mondo grottesco e distopico di “Comportati da uomo”, tra outlet e svincoli autostradali, popolato da vanità e individualismo, sembrerebbe non esserci spazio per gli eroi. Invece ecco che possiamo riporre le speranze in quelli che non hanno dimenticato cosa vuol dire essere umani, uomini e donne che non hanno perso l’umanità, ancora capaci di piccoli gesti rivoluzionari.

     

    Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, un autista un po’ rozzo urla al barbiere che ruba i soldi ai suoi clienti: “comportati da uomo”, sfidandolo a duello. Per il protagonista, invece, vorrà dire aiutarlo. E così anche per un figlio che si commuove alla vista di un padre ridotto a marionetta in una fabbrica ormai in disuso, per un bancario che ha i sensi di colpa per le sofferenze degli altri, per una volontaria della mensa che si appassiona alle sorti di un uomo sconosciuto in difficoltà, per un professionista stimato che piange per la malattia del figlio, per un pendolare che compra centinaia di tartarughe di ceramica da un sordomuto sul treno, per un barista che cerca di redimere un drogato di slot, per un postino di paese che aiuta lo zio matto a costruirsi un’improbabile astronave con la quale raggiungere Marte.

    Con il suo buon esordio, L’odore della plastica bruciata (Liberaria), Giovanni Battista Menzani si è aggiudicato il titolo di “George Saunders nostrano”. In questa seconda raccolta, di tredici racconti, l’autore esplora la solidarietà e la pietà umana, la speranza di prendersi ancora cura degli altri.

    Senza voler giudicare nessuno, Menzani rilegge il nostro tempo con la grazia di una scrittura che addolora senza mai offendere.

     

    12,00
  • L’odore della plastica bruciata

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    Giovanni Battista Menzani è il George Saunders nostrano

    Giuseppe De Marco Giudizio universale

     

    Un’immensa periferia globale e stereotipata, fatta di svincoli autostradali e capannoni prefabbricati, outlet di cartapesta e cartelloni pubblicitari. Un panorama desolante e spietato, popolato da persone disilluse e incattivite, apparentemente senza prospettive in un contesto sociale degradato e sfilacciato, caratterizzato dalla precarietà e da una pesante crisi economica. In un luogo anonimo e omologante. Quello di Giovanni Battista Menzani è un esordio narrativo potente in cui l’autore, con humour spietato e preveggente, racconta le sorti del nostro tempo con una cifra stilistica disincantata, mai cinica o crudele, ma dotata di grande sensibilità e carica umana. L’odore della plastica bruciata è una raccolta di tredici racconti surreali e grotteschi, piccoli frammenti di una vicenda umana più ampia, assurda e commovente. Un mondo che è il nostro e allo stesso tempo è altro. Un mondo all’eccesso, in cui cose che conosciamo crescono enormemente e giganteggiano, accettate dai personaggi come normali, senza ribellioni o fughe. Perché il loro è un mondo gigante, invisibile, che sta dentro il nostro.

     

    • dimensione 14X22
    • 170 pagine
    • 12€
    • isbn 978-88-97089-76-6

    4,9912,00